Storia di Larino

Larino è un comune italiano di 6 366 abitanti della provincia di Campobasso in Molise. Sede di alcune istituzioni e servizi pubblici, tra cui il tribunale e il carcere di massima sicurezza, dispone inoltre di diverse attività produttive operanti prevalentemente nel settore agricolo e nella piccola industria.
Notevoli sono le testimonianze storiche delle epoche passate, soprattutto dell’età romana, con siti archeologici di notevole interesse quali l’anfiteatro, le terme, il foro e mosaici, di epoca medievale come la cattedrale romanico-gotica dedicata al santo patrono San Pardo, dal caratteristico e unico nel suo genere[senza fonte] rosone a 13 raggi, il palazzo ducale fondato nell’XI secolo e nei secoli ampliato e modificato, attualmente sede del museo civico, della biblioteca comunale e dell’archivio storico, il museo e l’archivio diocesano all’interno del palazzo vescovile, il convento dei frati cappuccini e alcuni palazzi e ville nobiliari del XVIII e XIX secolo.
La città di Larino vanta anche il primo seminario vescovile della Cristianità,[senza fonte] fondato dal vescovo Belisario Balduino (1555-1591) il 26 gennaio 1564, il giorno stesso in cui Pio IV aveva confermato i decreti del Concilio di Trento.

Periodo italico
Urbs princeps frentanorum la denominarono gli antichi a sottolineare l’importanza avuta nel passato da quest’importante città del basso Molise, che era uno dei centri principali del territorio dei Frentani.

La sua fondazione è databile con molta probabilità intorno al XII secolo a.C. per mano del popolo Italico degli Osci, i quali le diedero il nome di Frenter. Successivamente la città venne distrutta e ricostruita col nome di Ladinod, così come trascritto su numerose monete antiche rinvenute in territorio larinate. Con il passare dei secoli questo termine subì modifiche tramutandosi nel nome latino Larinum, deformandosi successivamente in Larina, quindi in Alarino, per raggiungere nel XIX secolo l’attuale forma di Larino.

Periodo romano
A seguito delle guerre sannitiche la città venne conquistata dalla Repubblica Romana (319 a.C.) e divenne una res publica, mantenendo una propria autonomia rispetto alle altre città frentane. Il nome fu modificato nel latino Larinum, ossia il luogo dove i Frentani ebbero i Lari. Durante la seconda guerra punica (218-202 a.C.) fu teatro di battaglie tra l’esercito di Annibale, accampato nella vicina Gerione, e Fabio Massimo, dittatore a Larinum.

Periodo medievale
Dopo la caduta dell’Impero Romano, la dominazione dell’Italia meridionale ad opera dei Longobardi (VI-X secolo d.C.) influenzò la vita di Larino, che divenne parte integrante del Ducato di Benevento, conservando una certa autonomia giuridica garantita dalla presenza di un Conte. Infatti essa era a capo di una delle 34 contee in cui era suddiviso il Ducato di Benevento.

La data tradizionale dell’842, associata alla memoria della traslazione delle reliquie del patrono san Pardo dalla città di Lucera a Larino, sancisce l’esodo definitivo dall’antica città romana, posta sulla collina e facilmente raggiungibile dalle incursioni saracene ed ungare provenienti dalla costa, verso la vallata sottostante più nascosta e posta su uno sperone roccioso difeso naturalmente.

Nel nuovo nucleo, sotto la successiva influenza del Regno di Napoli, a partire dal XIII sec. d.C., la città recuperò tutta la sua importanza e la presenza di un importante fortezza, successivamente adibita a residenza dei regnanti dell’epoca (Palazzo Ducale), ne è la testimonianza insieme alla costruzione della nuova cattedrale in onore del patrono san Pardo (consacrata il 31 luglio 1319). Il 26 gennaio del 1564, il vescovo Belisario Balduino, reduce dal Concilio di Trento, aprì a Larino il primo seminario diocesano nel mondo cattolico.

Periodo borbonico
Con il riordinamento amministrativo nel regno di Napoli (1806), Larino passò dalla Capitanata alla nuova provincia di Molise e divenne capoluogo di distretto.

Sisma del 2002
Larino, nel terremoto del Molise avvenuto tra il 31 ottobre e il 2 novembre del 2002, è stato uno dei centri più colpiti. Alcuni dei monumenti più importanti sono stati danneggiati provocando disagi alla popolazione locale. Tra questi il palazzo ducale, che è tornato sede del comune di Larino nel gennaio del 2009 dopo i lavori parziali di restauro, le chiese di San Francesco, Santo Stefano e Santa Maria, che sono tuttora in fase di ricostruzione, il liceo “F. D’Ovidio” e la scuola elementare “Novelli”, per le quali sono previste opere di demolizione e che sono temporaneamente ospitate rispettivamente nella vecchia sede dell’ospedale civile Vietri e in prefabbricati siti vicino all’altro istituto “E. Rosano”. Gran parte delle abitazioni del centro storico è tuttora in via di ricostruzione, mentre molti edifici sono ancora puntellati e in attesa di restauro.

Simboli
Lo stemma comunale raffigura un’ala d’argento in campo azzurro. Il gonfalone è costituito da un drappo di azzurro.

Onorificenze
Con decreto del 1º gennaio 2000 il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi conferisce al comune il titolo di città.

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